Per opportuna conoscenza, si riporta di seguito la richiesta di replica inviata alla Gazzetta del Mezzogiorno il giorno 13.08.2024 da parte di Rocco Morese, Presidente del Consiglio Regionale ENS Puglia e Vito Andriola, Presidente della Sezione Provinciale ENS Bari in merito all'articolo “Nessun sostegno per i non udenti”, pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno lo stesso giorno.
Gentile Direttore,
in qualità di Presidenti dell'Ente Nazionale Sordi – Consiglio Regionale della Puglia e della Sezione Provinciale di Bari, scriviamo perché rammaricati dalle informazioni rese nell'articolo pubblicato in data odierna a firma della giornalista Rita Schena.
Ci preme, dunque, ristabilire un po' di veridicità, cosa che avremmo volentieri fatto se contattati prima della pubblicazione dell'articolo.
L'Ente Nazionale Sordi è un ente storico che, con tutte le sue diramazioni territoriali, svolge con determinazione e senza sosta alcuna, il suo ruolo di protezione e assistenza delle persone sorde. Non da meno, funge da rappresentanza e tutela degli interessi morali, civili, culturali ed economici delle persone sorde italiane e delle persone sorde con disabilità aggiuntive. L'obiettivo dell'Ente Nazionale Sordi è quello di promuovere e valorizzare la dignità e l'autonomia delle persone sorde. Grazie a questi obiettivi, il 19 maggio del 2021, si è riusciti a colmare un ritardo enorme dell'Italia rispetto al resto d'Europa e a raggiungere uno storico traguardo per il nostro Paese: il riconoscimento da parte del Parlamento, della Lingua dei Segni italiana quale lingua ufficiale.
Un passaggio che poniamo in premessa per un motivo preciso: attraverso l'articolo 34-ter del Decreto Sostegni, si riconosce la Lingua dei Segni ma anche una serie essenziale di servizi che lo Stato italiano deve garantire ai cittadini sordi. Ecco la vera missione dell'Ente Nazionale Sordi: garantire il riconoscimento dei diritti, combattere perché questo avvenga. Questo, però, ci teniamo a precisare, non comporta che sia l'Ente il fornitore dei servizi. L'ENS, laddove richiesto, aiuta i sordi nella ricerca di un interprete professionale, ma non eroga servizi di interpretariato, né entra nel merito del compenso spettante al singolo interprete che, in quanto libero professionista, determinerà la tariffa oraria in base alle proprie autonome valutazioni.
Un altro punto essenziale che preme sottolineare è che a fronte di una tradizionale chiusura estiva degli uffici come accade in tutte le realtà, i dirigenti del Consiglio Regionale ENS Puglia e della Sezione Provinciale ENS Bari, sono sempre a disposizione degli associati e non solo loro, attraverso videochiamate, sms, messaggi whatsapp, mail, pec, con comunicazioni personali e collettive diramate attraverso posta elettronica, canali Telegram, ecc... Si puntualizza che l’ENS Puglia è deputato solo al coordinamento delle Sezioni Provinciali ENS e non direttamente all’assistenza dei sordi, ma ugualmente interviene in caso di necessità anche durante la pausa estiva.
Di più, va sottolineata l'esistenza di servizi essenziali: il servizio Comunic@Ens, sempre attivo anche nei giorni festivi che, senza costo alcuno per il cittadino sordo, permette agli utenti di comunicare in piena autonomia. Il numero unico di Emergenza “112 Sordi”, permette agli operatori del 112 e dei numeri di emergenza italiani di sapere che la persona che sta chiedendo aiuto è sorda adottando tutti gli accorgimenti per intervenire in modo utile e appropriato, senza perdita di tempo e senza la necessità di intermediari, come è stato prontamente illustrato nel corso di un incontro organizzato dall’ENS Puglia il 24 maggio scorso presso l'hotel Majesty di Bari, al quale la persona denunciante non ha partecipato. A breve partirà un importante progetto intitolato “ENSemble - Il suono degli abbracci” che l’ENS Puglia ha realizzato in collaborazione con la Regione Puglia che consentirà alle persone sorde di usufruire del servizio di interpretariato in presenza e a distanza a titolo gratuito per gli utenti.
Non ultimo, dobbiamo richiamare anche la stampa ad uno scatto ulteriore: l'utilizzo di un linguaggio corretto è un passaggio essenziale per cambiare anche culturalmente la nostra società. Le nostre battaglie passano anche attraverso l'eliminazione di alcuni termini che descrivono i sordi come non vorrebbero più essere descritti: non udenti, minorati dell'udito, linguaggio dei segni, linguaggio dei gesti, mentre quando ci si riferisce agli udenti si definiscono “normodotati”. Sono termini che ci offendono profondamente e chiediamo con forza di dimenticare. Parlando di una persona udente come “normodotata”, si intende riferirsi ai sordi come persone non “a norma”. Anche l’espressione “quanti non hanno invece l'uso pieno della voce” è opinabile in quanto molti sordi sono oralisti e godono di piena autonomia.
Vi chiediamo, dunque, di cambiare linguaggio – in questo caso sì, usiamo questo termine – e di porvi al nostro fianco per il vero cambiamento culturale che l'Italia deve ancora completare in tal senso.
Rocco Morese – Presidente Consiglio Regionale ENS Puglia
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Vito Andriola – Presidente Sezione Provinciale ENS Bari
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