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L'8 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, un'occasione importante per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in tutte le parti del mondo.

L'8 marzo di quest'anno, rilanciando le parole di NON UNA DI MENO, abbiamo voluto dire un forte NO alla guerra, al riarmo e ad ogni forma di violenza e discriminazione ed esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza al popolo ucraino, ai tantissimi rifugiati sordi in fuga e a tutte le persone sorde coinvolte nel conflitto.

In tempi di crisi, come il conflitto armato tra Russia e Ucraina che ci sta travolgendo in questi ultimi giorni, a pagare le conseguenze più gravi sono e saranno le soggettività più vulnerabili. Lo abbiamo già visto succedere con le crisi innescate dalla pandemia che hanno colpito prima di tutto le donne sul fronte lavorativo, familiare e sanitario. Il quadro si è fatto e si fa ancora più drammatico per le donne e le ragazze con disabilità, costrette ogni giorno in ogni ambito della vita ad affrontare discriminazioni multiplebasate sul loro genere e sulla loro disabilità.

Oggi - grazie all'idea e all'organizzazione della Sede Centrale ENS, della nuova Area Pari Opportunità per le Donne dell'ENS e del Consiglio Regionale ENS Puglia - abbiamo voluto fare la nostra parte con il convegno di Bari "La Donna Sorda (non) può fare tutto". Con questa iniziativa volevamo fare luce sulle tante barriere che ancora oggi negano i diritti e le libertà fondamentali delle donne sorde e dare spazio e voce a donne sorde che hanno lottato per abbattere queste barriere realizzando se stesse in vari ambiti della società, dal lavoro allo studio fino allo sport, all'arte e alla politica. Grazie agli interventi da parte di alcuni rappresentanti delle Istituzioni che hanno voluto dimostrare la loro vicinanza alla comunità sorda, ai segni dei membri della nostra associazione e, soprattutto, grazie alle testimonianze delle 13 relatrici che si sono alternate sul palco pensiamo di esserci riusciti.

GRAZIE di cuore a Ida Collu (ex presidente ENS),Marilena Abbatepaolo (dirigente scolastico), Helga Stevens (politica belga), Lia Rusca (medico primario), Angela Doronzo (insegnante), Alba Prado Mendoza (esperta professionale in diritti delle donne sorde, Confederazione Statale dei Sordi Spagna), Valeria Giura (dottoressa in giurisprudenza), Sara Longhi (impreditrice), Valeria Olivotti (impreditrice),Laura Di Gioia (autrice e traduttrice di poesie e canzoni in LIS), Ilaria Galbusera (disability manager e capitano nazionale pallavolo sorde), Sonja Maria Tomasello Fiorito (Comitato Giovani Sordi Italiani) e Rosella Ottolini (Consigliere Direttivo ENS) per la loro preziosa testimonianza e GRAZIE a chi era presente in sala e alle tante e ai tanti che ci hanno seguiti sul canale YouTube dell'ENS.

Questo evento appena concluso, che potete rivedere CLICCANDO qui, vuole essere un punto di partenza per tanti altri progetti incentrati sulle donne sorde, ma che coinvolgono l’intera comunità sorda e non solo. Perché siamo convinti che sia necessario il contributo di tutte e tutt per promuovere un cambiamento culturale radicale, combattere tutte le forme di discriminazione e violenza e far sì che le donne sorde siano finalmente LIBERE DI:

  • vivere
  • autodeterminarsi
  • scegliere
  • realizzarsi
  • partecipare
  • usare la propria lingua madre
  • essere autonome

Da soli è difficile farsi sentire ma insieme possiamo costruire un altro mondo, più equo, giusto e inclusivo!